Mercoledì 16 luglio, dopo la plenaria che
voterà per la candidatura di Jean-Clude Juncker alla Presidenza della
Commissione Europea, si terrà un Consiglio Europeo straordinario, già
annunciato da Van Rompuy, per rinnovare le cariche dei vertici europei. In
questo incontro saranno ufficializzati i compromessi e i negoziati che hanno
impegnato i governi negli ultimi mesi. In ballo c’è la carica di Presidente del
Consiglio europeo, attualmente ricoperta dal belga Herman Van Rompuy dal 2009,
e di Mister Pesc.
Mister PESC, o meglio, l’Alto Rappresentante
dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, è una sorta di ministro degli esteri unitario. È una carica
introdotta dal Trattato di Amsterdam (in vigore dal 1999) poi
istituzionalizzato dal Trattato di Lisbona del 2009.
Attualmente è l’inglese Catherine Ashton, del Partito Socialista Europeo, a ricoprirne la
carica dal 2009. Il bilancio finale del suo operato è tutt’altro che positivo,
ricevendo critiche già nei primi mesi dal suo insediamento. Le è stato
rimproverato il modo, quasi inesistente, di aver affrontato le Primavere arabe,
la visita in ritardo ai terremotati di Haiti e altre questioni come la scarsa
conoscenza delle lingue le scarse competenze e l’indisponibile reperibilità dopo
le otto di sera.
Al di là dell’operato della Baronessa Ashton,
il ruolo di Alto Rappresentante non è di certo
una formalità.
- Partecipa al Consiglio Europeo insieme ai capi di Stato e di Governo dei 28 (organo che lo nomina)
- È vicepresidente della Commissione Europea
- Può richiedere ed eventualmente coordinare gli aspetti civili e militari delle missioni di peacekeeping dell'UE
- Dirige l’azione diplomatica dell’Unione Europea
- La costruzione di un consenso tra i 28 paesi dell'UE e le rispettive priorità, spesso attraverso le riunioni mensili dei ministri degli Affari esteri, che sono da lei presiedute
- La rappresentanza dell'UE nelle sedi internazionali, tra le quali l’ONU
- Presiede il Consiglio Affari esteri, composto dai ministri degli esteri degli Stati membri
Un’italiana come Mistress PESC
Ci sono diversi segnali che ci fanno sperare
in un Alto Rappresentante italiano, per esempio la crescente influenza italiana
in Europa, dovuta al Semestre di Presidenza e al fatto che il PD sia il partito
con più consensi all’inteno del Parlamento Europeo. Il candidato sarebbe Federica Mogherini, attuale Ministro degli Affari Esteri, stimato e
appoggiato da molti dei membri del Consiglio Europeo. La sua nomina
rappresenterebbe un passo avanti verso una politica migratoria comune, essendo
l’Italia il porto europeo
dell’immigrazione. Infine, nonostante Mister
PESC abbia un ruolo indipendente dalla sua nazionalità, rappresentando
l’Europa intera, il suo timbro di voce sarebbe più pesante nel trattare la vicenda
Marò con l’India. La nomina di Federica Mogherini sarebbe una conquista per
l’Italia, ma lo sarebbe anche per l’UE.
Il suo
nome, già emerso più volte tra i favoriti, raccoglie qualche esitazione nei
paesi dell’Europa orientale, che la ritengono troppo vicina a Putin. Se queste
voci dovessero prevalere, l’alternativa sarebbe Kristalina
Georgieva,
attuale commissario bulgaro allo sviluppo, che però è già nella lista degli
eventuali commissari di Juncker.
Tra
due giorni il verdetto. Speriamo che il nome, frutto dei negoziati a 28, rappresenti
un passo avanti verso una politica estera comune, per ora istituzionalizzata,
ma ancora molto frammentata.
Gabriele Bortolotti
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